tramonto sulla majella in primavera dopo l'escursione di avvistamento fauna al pinecube

PRIMAVERA SULLA MAJELLA

La primavera è la stagione dei contrasti. La luce intensa del sole già alto favorisce le fioriture nelle valli, mentre la neve resiste sulle cime circostanti. E’ la stagione del risveglio e delle nascite. Quando spuntano le foglie e il bosco torna ad essere verde, allora è possibile vedere i primi cuccioli di lupo, i cerbiatti e l’orso che ricerca con cura le piante più nutrienti. Gli uccelli preparano il nido per una nuova cova e l’aria riecheggia di canti. Questa è la stagione migliore per osservare i fiori selvatici, che trasformano tutti i prati della Montagna Madre in un giardino.

ESTATE SULLA MAJELLA

L’estate sulla Maiella è sinonimo di abbondanza. L’erba cresciuta in primavera nutre i branchi di cervi, i cinghiali e i timidi caprioli. Decine di erbivori pascolano insieme, sempre controllati dai lupi che in questa stagione possono contare su prede abbondanti per nutrire i cuccioli che crescono. Durante le notti d’estate è possibile ascoltare gli ululati dei lupi nelle valli, quando le voci acute dei cuccioli, che imitano il verso più possente degli adulti, riecheggiano in un coro primordiale che non finisce mai di impressionare. L’estate è il periodo migliore per osservare la fauna selvatica e per godere dello spettacolo unico del tramonto sulla Majella occidentale. Inoltre è il periodo migliore per esplorare le alte quote.

AUTUNNO SULLA MAJELLA

L’autunno sulla Maiella è pace, respiro dopo l’affanno dell’estate, riposo. L’unica eccezione è la stagione degli amori del cervo. I maschi adulti bramiscono e si sfidano per garantire ai propri geni un posto nella prosecuzione della specie. Per il resto la montagna è silenziosa, accesa di colori caldi e sovrastata da un cielo cristallino. Questa è una delle stagioni migliori per fare fotografie o per disegnare all’aperto.

INVERNO SULLA MAJELLA

L’inverno è soprattutto silenzio, vento che soffia e gelo graffiante. La neve ricopre spesso il terreno e muoversi diventa difficoltoso senza attrezzatura adeguata. Le temperature scendono fino ad oltre -20° C e il terreno diventa duro e apparentemente privo di vita. In realtà l’inverno è la stagione migliore per vedere i lupi e seguire le tracce che lasciano sul terreno durante gli spostamenti notturni. Inoltre durante l’inverno si verificano le condizioni migliori per osservare la volta celeste.